A successful experience; Italian students were asking to themselves a good question : Why to do an Erasmus+ project?
But they also give a good answer ... (video was unfortunately putted out of You Tube: then this post was updated in July, 2022)
Quelques souvenirs en image
Rappel : un résumé des mobilités est publié ici dans l'onglet NBE+ PARTNERSHIP et un compte-rendu détaillé figure dans NOTRE BUREAU EUROPEEN.
This page is only to show you samples of movies and slides made by short-term exchange partakers. Reporting on learning activities is done in NOTRE BUREAU EUROPEEN (please click on LYCEE RAVEL ad to go to the French coordinator's website / Italian team did also, for example, a very interesting slide on C2 mobility). Find more details about mobilities in this public portal in NBE+PARTNERSHIP section.
Quando è stato proposto di partecipare al progetto Erasmus non ero sicura di accettare,
ma sapevo anche che un'altra occasione del genere non mi sarebbe più capitata quindi
accettai.
Sono stati mesi molto duri e pieni di lavoro, ore e ore per preparare nuovi loghi, locandine
e segnalibri per il progetto.
Abbiamo accolto nella nostra scuola studenti di altre nazionalità che si sono messi insieme
a noi in laboratorio per “aiutarci” dandoci idee per i lavori che stavamo svolgendo.
Dopo aver finito tutto questo lavoro ci sono state delle conferenze con tutti gli studenti
impegnati con l’Erasmus in cui è stato scelto da un professore francese il nuovo logo creato
da noi che da quel giorno sarebbe stato il nuovo logo del progetto Erasmus. Dopo ciò ci
sono stati comunicati i nomi dei ragazzi che sarebbero partiti per Riga a maggio. io ero una
di quei ragazzi e accettai subito. Dopo esserci stato comunicato del viaggio abbiamo
iniziato insieme ai ragazzi di un'altra classe ad elaborare delle cose per portarci in questo
viaggio.
Alla fine del viaggio ci è stata posta una domanda perché fare l’ERASMUS?
il programma Erasmus, mi ha permesso di studiare e di fare un’esperienza in uno Stato
diverso dall’Italia, per imparare qualcosa di nuovo che qui avrei probabilmente acquisito
diversamente. Nel bene e nel male, trovarti in un Paese straniero ti farà crescere e
destreggiarsi con una nuova lingua. A dire la verità, poi, apprenderai più di una lingua
straniera, conoscerai persone di nazionalità diverse con le quali inevitabilmente assimilerai
qualche parola nuova. Durante i laboratori pranzi e cene o semplicemente in giro per la
città conoscerai tantissimi giovani che, proprio come te, hanno deciso di lanciarsi in questa
nuova avventura. Tra chiacchiere, gite e cene multiculturali ti ritroverai a vivere in una
piccola “famiglia globale”. Durante il periodo Erasmus entrerai a contatto con una cultura
nuova, fatta di storia, profumi e gusti diversi, piatti tipici locali ed un modo di vivere
diverso. La cosa bella è essere capace di uscire dal proprio guscio di abitudini, mettersi alla
prova ed adeguarsi alla vita locale. Riuscirci ti renderà molto più flessibile ed adattabile alle
nuove situazioni in cui ti imbatterai nella vita. Al rientro dal viaggio, poi, farai certamente
un bilancio della tua esperienza. Che sia andata più o meno positivamente, sarà
sicuramente un’esperienza personale che ti servirà nella vita. Un’esperienza all’estero
come l’Erasmus ti cambia interiormente. Te ne accorgerai pian piano all’inizio il
cambiamento non è percepibile, ma con il passare del tempo lo vedrai. Sei una persona
nuova, che è cresciuta, ha fatto nuove esperienze ed ha vissuto veramente. Nei mesi
dell’Erasmus farai così tante esperienze nuove che ne perderai il conto. Belle o brutte,
tutte ti insegneranno sicuramente qualcosa, e riempiranno il tuo bagaglio personale di
ricordi unici, che rispolvererai negli anni successivi. Con grande piacere ed anche un pizzico
di nostalgia. Ad oggi posso dire che è un’esperienza unica e anche se in quella settimana ci
sono stati degli alti e bassi con delle ragazze francesi siamo andate avanti tranquillamente.
E con i ragazzi delle altre nazioni che erano impegnati in questo progetto come noi siamo
rimasti tutti in contatto.
Michela Bellucci